Amministratore o consigliere societario, una professione a rischio
venerdì 7 marzo 2025
Gerard Rodríguez
Avvocato
Gli amministratori e i consiglieri esercitano la direzione, la gestione e la rappresentanza delle società commerciali e la loro carica comporta diritti e doveri specifici.
Ma cosa succede quando gli amministratori violano i loro doveri?
In questi casi entra in gioco il regime di responsabilità degli amministratori, che può riguardare l’ambito civile (di natura commerciale o fallimentare), amministrativo, lavorativo o penale.
Gli amministratori possono essere sottoposti a controllo sia da parte della società, dei soci e/o dei terzi (lavoratori, creditori, Pubbliche Amministrazioni, ecc.), quindi vale la pena conoscere bene quali possano essere queste responsabilità per cercare di non incorrervi.
La analizziamo:
Responsabilità civile di natura commerciale
La responsabilità commerciale si riferisce all’obbligo dell’amministratore di rispondere con il proprio patrimonio personale dei danni causati alla società, ai soci o a terzi per atti od omissioni contrari alla legge, allo statuto o per inadempimento dei propri doveri di diligenza e lealtà.
Vediamolo:
Responsabilità per danni:
La responsabilità nei confronti della società si attiva quando l’amministratore causa un danno alla società agendo con negligenza, violando lo statuto o infrangendo la legge ed è prevista dall’art. 236 e ss. della Legge sulle Società di Capitale —LSC—.
L’esercizio di tale responsabilità si realizza attraverso l’azione sociale di responsabilità che può essere promossa dalla società o dai soci nell’interesse della società.
La responsabilità nei confronti dei soci e dei terzi si verifica quando il danno causato dall’amministratore non colpisce solo la società, ma anche direttamente i soci o i terzi (creditori), art. 241 LSC.
Essa si esercita mediante la cosiddetta azione individuale di responsabilità contro l’amministratore. La responsabilità per danni è imperativa e non può essere esclusa o limitata dallo statuto né da accordi, richiede colpa o negligenza, è personale dell’amministratore responsabile e non di tutto l’organo amministrativo ed è solidale tra tutti gli amministratori responsabili.
Responsabilità per debiti:
La responsabilità per i debiti sociali si verifica quando la società incorre in una causa di scioglimento (perdite che riducono il patrimonio netto al di sotto della metà del capitale sociale, inattività della società, ecc.) e l’amministratore non convoca l’assemblea per scioglierla o non richiede la procedura concorsuale. In tal caso può rispondere con il proprio patrimonio personale dei debiti contratti a partire dal momento in cui è sorta la causa di scioglimento, come stabilito dagli artt. 363 e 367 LSC.
E infine, la responsabilità in caso di insolvenza si configura quando, in una procedura concorsuale, viene dichiarato che l’insolvenza è stata aggravata da dolo o colpa grave dell’amministratore, situazione definita come concorso colpevole (art. 444 del Testo Unico della Legge Fallimentare), e l’amministratore può essere condannato a pagare parte o la totalità del debito della società.
Responsabilità fiscale: gli amministratori nel mirino del Fisco
Gli amministratori di una società possono essere ritenuti responsabili dei debiti tributari della società —soggetto obbligato principale— se hanno commesso infrazioni, violato obblighi di legge o contribuito alla creazione o all’aggravamento di un debito fiscale.
Questa responsabilità è disciplinata dagli articoli 41 a 43 della Legge Generale Tributaria (LGT).
Tipi di responsabilità tributaria
Esistono due tipi di responsabilità: quella sussidiaria e quella solidale. La responsabilità che verrà applicata in generale è quella sussidiaria, salvo che una norma disponga espressamente il contrario.
Responsabilità sussidiaria (Art. 43 LGT) L’amministratore risponde dopo che l’Amministrazione ha tentato di riscuotere dalla società senza successo ed è stata dichiarata fallita la Società. Si applica quando l’amministratore: o Non ha compiuto gli atti necessari per l’adempimento degli obblighi tributari. o Ha consentito l’inadempimento di tali obblighi. o Non ha convocato l’Assemblea Generale per sciogliere la società in caso di insolvenza (art. 367 LSC), generando nuovi debiti tributari.
Responsabilidad solidaria (Art. 42 LGT) El administrador responde directamente junto con la sociedad, sin necesidad de que esta sea declarada fallida, cuando ha colaborado en la comisión de una infracción fiscal, por ejemplo si:o Causa o colabora en la ocultación de bienes o fraudes tributarios.o No ingresa los tributos retenidos o repercutidos, como el IVA o retenciones del IRPF.o Colabora en la comisión de infracciones tributarias graves o muy graves.
Inoltre, gli amministratori possono essere ritenuti responsabili delle sanzioni tributarie quando (per azione od omissione) la società incorra in gravi inadempimenti e potranno incorrere in responsabilità penale tributaria nella misura in cui siano loro imputabili le condotte tipizzate come reati contro l’Erario nella normativa penale.
Responsabilità lavorativa: violazione dei diritti dei lavoratori e debiti con i dipendenti e la previdenza sociale
Gli amministratori di una società possono essere personalmente responsabili per inadempimenti in materia di lavoro e di previdenza sociale.
Questa responsabilità può derivare da debiti salariali, mancato pagamento dei contributi, violazioni in materia di prevenzione dei rischi sul lavoro o frodi nella contrattazione, motivo per cui possono concorrere la responsabilità lavorativa, amministrativa e penale.
Tipi di responsabilità dell’amministratore nell’ambito lavorativo
Responsabilità solidale
L’amministratore può rispondere in solido, insieme alla Società, delle obbligazioni lavorative nei seguenti casi:
Per mancato pagamento di salari e indennità, se l’amministratore ha chiuso la Società senza liquidarla o ha agito con frode per evitare il pagamento ai lavoratori.
Per cessione illegale di lavoratori, se la Società assume dipendenti tramite un’altra società senza rispettare la normativa sulla subappaltazione (art. 43 ET).
Per successione fraudolenta d’impresa, se l’amministratore trasferisce l’attività a un’altra entità per eludere i debiti lavorativi. In questo caso il nuovo imprenditore e il precedente risponderanno congiuntamente (art. 44 ET).
Per violazione grave in materia di prevenzione dei rischi sul lavoro.
Responsabilità sussidiaria
L’amministratore può essere responsabile sussidiario dei debiti lavorativi, qualora la Società non adempia ai pagamenti, nei seguenti casi:
Mancato pagamento dei contributi alla Previdenza Sociale, qualora l’amministratore non agisca con diligenza (art. 18 RD 1415/2004).
Mancata dissoluzione o mancata dichiarazione di procedura concorsuale della società in stato di insolvenza (art. 367 LSC).
La responsabilità dell’amministratore può andare oltre la giurisdizione del lavoro ed egli può rispondere penalmente se commette uno di questi reati lavorativi:
Reato contro i diritti dei lavoratori (art. 311, 314, 315 CP), per imposizione di condizioni di lavoro illegali o fraudolente o per violazione di diritti fondamentali.
Reato di mancato pagamento di salari o contributi alla Previdenza Sociale (art. 307 CP).
Reato di grave rischio per i lavoratori (art. 316 CP), per non aver garantito le misure di prevenzione dei rischi sul lavoro, mettendo in pericolo la salute dei dipendenti.
La materia lavorativa è molto delicata perché riguarda i diritti dei lavoratori, che sono particolarmente tutelati dalla legislazione al fine di garantirne la protezione.
Cosa succede se viene violato un diritto fondamentale dei lavoratori?
Si aprono 3 scenari:
Responsabilità della Società
(diretta e oggettiva), per gli atti dei suoi amministratori e dirigenti nell’esercizio delle loro funzioni. In questi casi il lavoratore può citare in giudizio la Società e richiedere un risarcimento per danni e interessi.
Responsabilità personale dell’amministratore
(quando vi è dolo o colpa grave), quando l’amministratore abbia ordinato, consentito o agevolato la violazione di diritti fondamentali. In questi casi l’amministratore può rispondere personalmente oltre che la Società.
Responsabilità solidale dell’impresa e dell’amministratore
Quando vi è frode, abuso di potere o dolo, in tal caso risponderanno congiuntamente.
Responsabilità penale: reati in ambito societario
Gli amministratori possono essere penalmente responsabili per i reati commessi nell’esercizio della loro carica. Ciò accade quando la loro condotta va oltre una semplice negligenza ed entra nell’ambito del dolo o della colpa grave.
Così, alcuni dei reati per i quali può rispondere sono:
Reati societari (artt. 290-297 Codice Penale): falsificazione dei bilanci, imposizione di deliberazioni abusive o amministrazione infedele.
Reati contro l’Erario (artt. 305-310 CP): frode fiscale superiore a 120.000 € per imposta e per esercizio, frode nei contributi superiore a 50.000 € oppure ottenimento fraudolento di sovvenzioni.
Reati contro i diritti dei lavoratori (artt. 311-318 CP): gravi inadempimenti in materia di lavoro e di previdenza sociale.
Reati di insolvenza punibile (artt. 259-261 CP): sottrazione di beni o frode ai creditori.
Reati di corruzione o amministrazione infedele: come appropriazione indebita, corruzione tra privati o riciclaggio di denaro. Questi reati possono comportare pene detentive fino a 6 anni e multe, interdizioni, nonché la Responsabilità Penale della Persona Giuridica.
Come possono tutelarsi gli amministratori?
Per mitigare il rischio associato alla carica di amministratore, questi devono adottare misure preventive, di rilevazione e reattive come:
- Agire con la dovuta diligenza, seguendo i principi di un "imprenditore ordinato".
- Documentare tutte le decisioni in deliberazioni societarie e giustificarne la ragionevolezza.
- Convocare l’assemblea generale o richiedere la procedura concorsuale in situazioni di insolvenza.
- Rispettare rigorosamente gli obblighi fiscali, contabili e lavorativi.
- Stipulare polizze di responsabilità civile per amministratori (D&O).
- Adottare modelli di prevenzione dei reati (MPR) o Programmi di Compliance per vedere esonerata o attenuata la Responsabilità Penale della Persona Giuridica (l’impresa) e, di conseguenza, la propria.
Evita i rischi: tutela la tua responsabilità come amministratore
La carica di amministratore è una funzione appassionante ma comporta importanti responsabilità giuridiche. Disporre di una consulenza legale adeguata è fondamentale per evitare rischi e garantire una gestione aziendale sicura ed efficiente.
Se sei amministratore o stai considerando di assumere questa carica, in GRÀCIACALBET offriamo la consulenza legale necessaria per garantire la tua responsabilità e indennità, e proteggere il tuo patrimonio.